Venerdì 11 Novembre 2022 presso Palazzo Venezia a Roma, è stato presentato il nuovo libro del confratello Fra Vittorio TRANI dal titolo “Come è in cielo, così sia in terra – Il carcere tra giustizia, perdono e misericordia”, pubblicato da Edizioni Paoline, con la prefazione del Card. Pietro PAROLIN. 

Un titolo originale, che parafrasando il Pater Noster, affronta il tema della situazione carceraria nel dialogo con due giornalisti dal carcere e sul carcere, per approfondire l’aspetto umano dell’esperienza detentiva e la necessità di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale, nel solco tracciato dalla Costituzione italiana.
Nei suoi 50 anni di presenza costante fin dal 1972, 2 anni a Rebibbia da giovane frate e 48 anni a Regina Coeli, Fra Vittorio ha maturato una ricca esperienza pastorale che ha trasformato la sua vita francescana in missione umanitaria nei confronti del fratello fragile, bisognoso e in cammino verso una redenzione umana e spirituale.
Lo scopo del libro è quello di fare luce sull’aspetto umano dell’esperienza detentiva e sulla necessità, che impegna tutti, nessuno escluso, di approcciarsi ai temi della pena e dell’esecuzione penale nel solco tracciato dalla Carta Costituzionale.
Nel libro l’autore interroga il lettore sulle tante questioni che il mondo carcere richiama: il senso della pena, la funzione della pastorale carceraria, l’importanza delle misure alternative, la fede e la religione tra le sbarre, il valore del volontariato, i diritti dei carcerati, la cura verso chi esce dal carcere.
In una sala gremita di personalità, confratelli e volontari del carcere, la presentazione del volume, tramite i vari relatori, ha messo in evidenza le sfide di una realtà che interpella le coscienze di ogni cittadino nel riconoscere il carcere come luogo amico, non relegato ai margini della società, ma luogo da umanizzare pur con il rispetto delle regole che vanno aggiornate e in grado di dare dignità ai 56 mila detenuti nei penitenziari italiani.
L’incontro, moderato dal Direttore di TV2000 Vincenzo MORGANTE, è stato animato dal Direttore generale della Società San Paolo Don Antonio RIZZOLO, dal politologo gesuita P. Francesco OCCHETTA e dai due giornalisti Agnese PELLEGRINI e Stefano NATOLI, che hanno dialogato con l’autore.
A conclusione Fra Vittorio ha ringraziato i presenti e ha tracciato le motivazioni che lo hanno spinto ad affrontare nel libro questa tematica delicata, partendo dalla sua lunga esperienza dentro il carcere e a contatto quotidiano con le sofferenze di circa 250 mila detenuti, incontrati in 50 anni di vita vissuta dentro il penitenziario.

Fra Paolo FIASCONARO