…ke de multe parte e provincie sete adunate (Audite poverelle 1,1; FF 263). Dal 5 al 10 Settembre 2022, le Clarisse urbaniste italiane si sono riunite in Assemblea al Seraphicum di Roma, grande e bellissima casa, da diversi anni luogo ospitale per queste convocazioni o corsi di formazione.

Le sorelle provenivano dai Monasteri di: Altamura, Napoli, Orvieto, Montone, Città di Castello, Fucecchio, Osimo, Filottrano, Forlì, Montepaolo, Camposampiero… Da subito si è instaurato un clima di famiglia, anche con i frati residenti, ospiti e studenti.

Il 5 Settembre mattina, c’è stata la conferenza di Maria CAMPATELLI del Centro Aletti (Roma) dal titolo: Sinodalità come “porta d’ingresso” nella vita cristiana. La vita cristiana è tale solo se vissuta al modo della Trinità: davanti a Dio non siamo soli, non siamo una somma di individui, ma una comunione di persone, per le quali “essere” significa “essere insieme”. L’ascolto ha stimolato i lavori di gruppo e, di seguito, il confronto in aula, dove hanno trovato spazio domande, sottolineature, riflessioni.

Nel pomeriggio, la Relazione della nostra Presidente Sr. Damiana ARDESI, sul triennio trascorso. A grandi linee è stato presentato il percorso fatto insieme: la formazione che la pandemia ha in parte impedito, ma non arrestato; la revisione degli Statuti, dopo che la commissione incaricata ha lavorato per consegnare a tutti i Monasteri una bozza, che l’Assemblea ha poi corretto e approvato.

Lo sguardo poi si è posato sulla realtà della Federazione e dei singoli Monasteri, una mappa alquanto variegata, che pare trovare un punto di unione (quindi di forza!?), nella precarietà, nella fragilità. I numeri e l’età media sono parametri che dicono quanto sia necessario unire le forze, condividere problemi e speranze per camminare insieme. “C’è speranza là, solo dove si accetta di non vedere il futuro… Non abbiamo l’immaginazione di Dio. Domani sarà un’altra cosa e noi non possiamo immaginarla” (Beato Christian de Chergé). Questo pensiero del martire trappista può essere la lente giusta per guardare il nostro tempo, per muovere già i primi passi verso “l’immaginazione di Dio”.

Sr. Damiana ha posto poi, alcune domande, riassunte in una un po’ provocatoria: “che immagine abbiamo della nostra Federazione: camposanto o campo ancora fertile? Gli interventi delle partecipanti, soprattutto delle più giovani, hanno rassicurato tutta l’Assemblea: pur non vedendo con chiarezza il futuro, si è disposti a credere possibile l’impossibile, a sognare, pensare e camminare insieme; a credere che lo Spirito Santo semina ancora nei nostri “campi”, rendendoli sempre più “santi”, in grado quindi di portare frutto.

Secondo programma nei giorni 6-7 Settembre, Fra Maurizio DI PAOLO doveva accompagnare l’Assemblea nel compito arduo, della correzione e votazione degli Statuti. Purtroppo causa covid, Fra Maurizio non ha partecipato ai lavori in presenza. Attraverso internet, sono state comunque due giornate intense, in cui è emersa la volontà di collaborazione e l’impegno fattivo di tutte le sorelle; questo ha permesso di arrivare al traguardo nel tempo previsto con l’approvazione finale degli Statuti.

Il giorno 8 al mattino, è intervenuto per 5 intensissimi minuti, Fra Dinh Anhh NGUYỄN, che ha presentato la Pontificia Unione Missionaria (PUM) di cui è Segretario generale, spiegando gli scopi che si prefigge: “Tutte le chiese per tutto il mondo”. Il confratello ha trasmesso così l’urgenza della nostra preghiera per i missionari e per tutta l’attività missionaria.

È intervenuto poi Fra Andrzej ZAJĄC, che con tanta passione, ha parlato del legame tra Francesco e Chiara nel loro tempo, rileggendo i testi del Santo: la Forma di vita, l’Ultima volontà, Audite poverelle; solo questi testi di Francesco parlano di Chiara. Chiara invece non smette mai di parlare di Francesco, già morto e già canonizzato. Fra Andrzej ha invitato a pensare alla nostra storia comune, che ha in Chiara e Francesco la sua origine. Essi hanno vissuto una relazione tutta spirituale, voluta da Dio; tutto anche per le sorelle si deve svolgere in un piano divino.

Nel pomeriggio, Fra Gaspare LA BARBERA Presidente FIMP (Federazione Intermediterranea Ministri Provinciali), ha proseguito nel riflettere e stimolare su come sia urgente uscire dalla autoreferenzialità e imparare a dire “noi”! Solo così si offrirà al mondo la testimonianza che la fraternità è possibile.

Hanno vissuto una follia i nostri fondatori! Oggi ci deve essere la nostra! Occorre sognare, tenere vivi i sogni; l’anziano ha questo compito: consegnare ai giovani un sogno, che spetta a loro realizzare. Nell’Assemblea è stato colto e accolto questo invito, nel desiderio.

Il 9 mattina, viene data la parola all’Assistente generale Fra Germano TOGNETTI, che pur vivendo giornate di convalescenza, è stato presente per tanta parte dell’Assemblea, continuando a suggerire di tenere viva la speranza, di guardare con fiducia e gratitudine a ciò che lo Spirito sta realizzando nelle comunità e di vivere fedelmente quanto promesso.

Monastero di Montepaolo