È già diventata un appuntamento fisso nel calendario di Polanów e dei casciubi dell’intera Pomerania. Si parla della festa patronale casciuba in onore di Nostra Signora di Pomerania, che quest’anno ha assunto una forma eccezionale di due giorni a causa della celebrazione del 900° anniversario della missione di Sant’Ottone in Pomerania.

Le celebrazioni principali sono iniziate il 15 Giugno 2024, quando i pellegrini, guidati dai portabandiera, sono partiti dalla statua di Sant’Ottone a Polanów verso il Santo Monte di Polanów. A mezzogiorno, la Messa solenne è stata presieduta da Mons. Zbigniew ZIELIŃSKI Vescovo di Koszalin-Kołobrzeg. Tra gli ospiti presenti: il Vicario della Provincia di San Massimiliano M. Kolbe in Polonia (Danzica) Fra Robert WOŁYNIEC, i frati delle Province di Danzica e del Kenya, i sacerdoti della Diocesi e del clero ortodosso. Tra i pellegrini anche i rappresentanti del governo locale, i membri di associazioni e gruppi artistici casciubi. La guardia durante la cerimonia è stata assicurata dalla squadra Krzyżogryfa di Bytów.
“La Pomerania occidentale e centrale deve ad Ottone il Santo Battesimo” ha ricordato il padrone di casa Fra Janusz JĘDRYSZEK Responsabile dell’eremo sul Santo Monte di Polanów appartenente alla Provincia di Danzica. Le cronache dicono che raggiunse Białogard, Kołobrzeg e il fiume Łeba, che era il confine orientale del Ducato di Pomerania occidentale. Non si sa, se effettivamente si sia rifugiato sul Santo Monte di Polanów, ma è certo che al posto del culto pagano introdusse il culto della Vergine Maria, che durò in Pomerania fino alla Riforma, ripreso poi nel XX secolo. Fu Sant’Ottone di Bamberga a donare la Pomerania a Maria, chiamandola Maria di Pomerania, e a chiamare questa terra Terra di Maria: Pomerania Terra Marie.
Nella sua omelia, il Vescovo ha detto che il pellegrinaggio dei casciubi al Monte di Polanów è un evento organizzato ogni anno per approfondire la fede e scoprirne il valore. Grande ricchezza è la diversità delle culture, ed ha ricordato ai casciubi che quella da loro coltivata si riferisce sempre alla fede in Dio. Il segno distintivo di questa cultura è una lingua regionale viva, con un patrimonio regionale vivo. La lingua e la cultura casciuba è ancora viva e presente e non si è lasciata rinchiudere in un museo a cielo aperto. Dove cercarla? In Cassubia, nei negozi, a scuola, in chiesa… Le manifestazioni della cultura casciuba sono vicine alla vita quotidiana, riguardano anche la sfera religiosa, come dimostra in particolare il fatto che la lingua casciuba è stata introdotta nella liturgia della Chiesa.
Al termine dell’Eucaristia, il Vescovo ha benedetto un’edicola di Sant’Ottone di Bamberga, che sarà collocata lungo la strada da Polanów a Miastko.
Il secondo giorno della festa patronale, Fra Janusz JĘDRYSZEK ha invitato tutti a partecipare alla Santa Messa, dopo la quale è stato cantato l’Acatisto in onore di Sant’Ottone, scritto da Suor M. Teresa PECHMAN Clarissa di Słupsk.

Maja STUDZIŃSKA