Dopo 4 secoli di scarsa visibilità del dipinto su muro di San Giacomo Maggiore nella chiesa a lui dedicata, custodita dai confratelli del Convento S. Giacomo appartenente alla Provincia Italiana di San Francesco d’Assisi (Italia Centro), è ritornata alla luce la grande opera del pittore Giovanni Francesco ROMANELLI (1610/1662), detto il Raffaellino.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta il 10 Giugno 2021, con la presentazione del dipinto: “Dare un futuro al passato – il senso di un restauro”; sono intervenuti: il Guardiano della comunità di San Giacomo Fra Renzo DEGNI, la Presidente dell’Associazione Verderame Giulia Silvia GHIA, le due restauratrici Valentina WHITE e Lucia MORGANTI, le esperte Maria Cristina TERZAGHI dell’Università RomaTre e Alessandra ACCONCI Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma, infine il moderatore Fra Vittorio TRANI.
I 6 metri quadri di affresco, dopo 4 mesi di restauro su iniziativa dell’Associazione “Verderame – Progetto Cultura” di Roma, sono ritornati a splendere nella chiesa di San Giacomo, che si trova nella storica Via della Lungara (Lungotevere Farnesina), a due passi dalla Villa Farnesina con gli affreschi di Raffaello, la galleria nel palazzo Corsini adiacente alla Porta Settimiana che immette nel quartiere di Trastevere.
L’opera venne commissionata al pittore viterbese ROMANELLI intorno al 1640 dal Cardinale Francesco BARBERINI, che fu promotore della ristrutturazione della chiesa. Il dipinto raffigura San Giacomo con il bastone da pellegrino, il Libro in mano e il grande drappeggio delle vesti, attorniato dagli angeli e sullo sfondo un paesaggio collinare. Inoltre, l’affresco ricollega la chiesa al ruolo che ha avuto sempre lungo i secoli, come punto di appoggio per i pellegrini diretti a San Pietro, e sovrasta la pala centrale dell’altare accanto al monumento funebre del Bernini, dedicato dal Cardinale BARBERINI all’amico Ippolito MERENDA.
Con l’opera restaurata, si è reso visibile l’imponente affresco restituito al popolo romano e agli abitanti di Trastevere, che ogni giorno transitano lungo la nobile Via della Lungara.
La cerimonia di presentazione è stata allietata da alcuni brani musicali del confratello violinista Fra Peter HRDY e da un momento conviviale nel refettorio del Convento.

Fra Paolo FIASCONARO