Preghiamo per la pace e per il nostro confratello, il Card. Dominique Joseph MATHIEU OFMConv, Arcivescovo di Teheran-Ispahan dei Latini in Iran.

Mentre il nostro Ordine celebrava, dal 1° al 21 giugno 2025, il 203° Capitolo generale ordinario presso il Seraphicum di Roma, dal Medio Oriente giungevano notizie drammatiche sul conflitto recentemente definito “la Guerra dei 12 giorni” (13–24 Giugno).

Le informazioni dall’Iran non giungevano soltanto tramite i mass media, ma anche direttamente da Teheran, dove il nostro confratello Card. Dominique J. MATHIEU è rimasto presente durante l’intero periodo del conflitto. Fra Dominique è stato in costante contatto con il Ministro generale Fra Carlos A. TROVARELLI e con altri frati, condividendo preoccupazioni, difficoltà e, soprattutto, l’invito ad unirsi nella preghiera.

Anche se è stata proclamata una tregua, il Cardinale continua ad esortarci a non dimenticare e a non cessare di pregare per la pace.

Chi desidera leggere le sue riflessioni — una sorta di “diario di guerra”, redatto con lo spirito francescano dell’amore e della speranza — può trovarle sul sito dell’agenzia di informazione promossa dai missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere, AsiaNews.it, che pubblica i suoi contenuti in italiano, inglese, cinese mandarino e spagnolo, ed al quale volentieri rimandiamo:

  • Articolo del 19 Giugno 2025 “Preghiamo per le trattative, abbattendo muri e ostilità”:

https://www.asianews.it/notizie-it/Cardinale-di-Teheran:-preghiamo-per-le-trattative,-abbattendo-muri-e-ostilità-63326.html

  • Articolo del 23 Giugno 2025 “Escalation fa temere il peggio, niente pace senza giustizia”:

https://www.asianews.it/notizie-it/Cardinale-di-Teheran:-escalation-‘fa-temere-il-peggio’,-niente-pace-‘senza-giustizia’-63351.html

  • Articolo del 25 Giugno 2025 “Oltre la fragile tregua, pace responsabilità comune e condivisa”:

https://www.asianews.it/notizie-it/Cardinale-di-Teheran:-oltre-la-‘fragile’-tregua,-pace-‘responsabilità-comune-e-condivisa’-63371.html

Una voce di pace in tempo di guerra

In mezzo al rumore delle armi, la testimonianza silenziosa di chi resta, prega e spera ha un valore incalcolabile. La presenza fraterna del Cardinale e il suo richiamo costante alla pace ci ricordano che, anche nel buio della guerra, il Vangelo continua ad essere luce.
È in questa “unica giusta battaglia” — quella per la riconciliazione, la dignità e la vita — che siamo tutti chiamati a combattere con le armi della fede, della speranza e della carità.

Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt 5,9).

Ufficio Comunicazioni