Anche quest’anno 2025, il 6 Febbraio è stata una giornata di festa per la Parrocchia Santa Dorotea di Roma Trastevere, che ha celebrato in forma solenne la propria Patrona.
Preceduta da un Triduo predicato dal Vicario parrocchiale Fra Sergio COGNIGNI, la festa ha avuto il momento solenne con il Pontificale officiato dal Card. Claudio GUGEROTTI Prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali.
Al solenne rito hanno partecipato i frati del Convento San Giacomo con il Guardiano Fra Renzo DEGNI, le comunità maschili e femminili delle Congregazioni religiose della Parrocchia, le autorità civili e militari del quartiere di Trastevere, i confrati e consorelle delle confraternite di Sant’Antonio e Santa Dorotea, oltre i numerosi fedeli e devoti della Santa.
Quest’anno del Giubileo della Chiesa universale, sono state esposte dinanzi la statua di Santa Dorotea, le reliquie della Santa che riposano da tanti anni nell’urna bronzea sotto l’altare maggiore della Chiesa.
Dinanzi lo stesso altare, sono stati deposti grandi cesti di frutta e fiori, essendo Santa Dorotea la Patrona dei fioristi e fruttivendoli, che sono stati benedetti dal celebrante, e alla fine della Messa sono stati distribuiti ai fedeli presenti e donati anche agli ammalati della Parrocchia.
All’inizio, il Parroco Fra Umberto FANFARILLO ha dato il saluto di benvenuto al Card. Claudio, presentando i partecipanti alla festa e mettendo in evidenza l’azione pastorale della Parrocchia al centro di un quartiere particolare di Roma, per la sua tipologia di accoglienza, e soprattutto per il servizio di carità dei conventuali che animano tre centri: la Casa del Papà per i genitori dei bambini malati dell’ospedale Bambino Gesù, il Centro Missionario che dialoga con i missionari conventuali presenti in 40 Paesi del mondo e l’Associazione dei Volontari di Regina Coeli (VORECO) che assistono i poveri del rione e della città.
Nell’omelia il Presule si è detto onorato di aver ricevuto l’invito, anche nel suo ruolo di Prefetto per le Chiese Orientali, essendo Santa Dorotea una Martire della Cappadocia, dove nel terzo secolo d.C. convivevano tante religioni orientali e vennero perseguitati i cristiani di quelle città. Ha ricordato la grande fede di tante donne forti che non si sono piegate alla volontà dei tiranni, e tra queste la vergine Dorotea che aggrappata a Cristo ha avuto come meta quel cammino verso il paradiso per il quale si è donata totalmente fino al martirio.
La celebrazione è terminata con la lettura della Bolla per ottenere l’indulgenza plenaria, impartita ai presenti con la Benedizione del celebrante.
Commovente è stata la breve processione delle reliquie portate dai confrati della Confraternita di Sant’Antonio fino alla porta della Chiesa, e la benedizione con le spoglie mortali della Santa a tutto il quartiere di Trastevere.
Fra Paolo FIASCONARO