Nelle giornate del Giubileo degli Artisti (15-18 Gennaio 2025) sono state proiettate ogni sera, sulla facciata del carcere di Regina Coeli, le immagini con i volti dei detenuti e degli operatori che svolgono l’attività dentro il carcere, al fine di ricordare e raccontare a quanti si recano a San Pietro, la realtà di uno spaccato di umanità che vive oltre le mura con il desiderio di riscatto.
L’iniziativa è nata dal Dicastero pontificio per la Cultura e l’Educazione, che ha organizzato una mostra nel palazzo di via della Conciliazione, 5 ed inaugurata il 15 Gennaio.
Nella mostra, dal titolo “la Speranza oltre i muri“, sono esposti 27 acquerelli dell’artista cinese Yan PEI-MING, che vive a Parigi, ed è stato scelto dal Dicastero pontificio per mettere in evidenza la comunità carceraria di Regina Coeli in via della Lungara a Roma.
L’artista ha immortalato nei suoi acquerelli, i volti di coloro che ogni giorno sperimentano il percorso di una redenzione a volte difficile da conquistare. Sono i volti di alcuni detenuti, agenti, personale di servizio, medici, infermieri e volontari; tra questi ultimi il confratello Cappellano Fra Vittorio TRANI, che da 50 anni vive tra le mura del carcere e da 8 anni collabora assieme al Guardiano del Convento San Giacomo Fra Renzo DEGNI. I Cappellani svolgono ogni giorno assieme ai volontari un’intensa attività pastorale, donando ai detenuti il sorriso, il sostegno morale e il messaggio francescano della pace, che viene trasformata in speranza di reale riscatto umano e spirituale.
In contemporanea con la mostra, sulla facciata del grande carcere, i pellegrini e i turisti di Trastevere si fermano per ammirare le gigantografie degli acquerelli. La gente ammira le grandi immagini proiettate, riflettendo sulla triste realtà di un contenitore umano, con i suoi mille detenuti e 500 tra agenti e ausiliari.
La mostra è visibile in via della Conciliazione fino al 15 Maggio 2025.
Fra Paolo FIASCONARO