Dal 31 Gennaio sino al 21 Febbraio 2020, l’Assistente generale FIMP (Federazione Intermediterranea Ministri Provinciali) Fra Giovanni VOLTAN si è recato – in qualità di delegato del Ministro generale – in Romania, per la prima parte della Visita canonica alla Provincia di San Giuseppe Sposo della B.V.M.
La visita si pone in preparazione del prossimo Capitolo provinciale ordinario: prima parte 20-25 Aprile 2020 e seconda parte 20-27 Giugno.
Da Bacău, sede della Curia provinciale, secondo un calendario concordato con il Ministro provinciale Fra Teofil PETRIŞOR, l’Assistente ha fatto visita ai diversi Conventi della regione Moldova, che ha come capoluogo Iaşi; in ordine cronologico ha incontrato i frati di: Târgu Trotuş, Luizi Călugăra, Prăjeşti, Buruieneşti, Nisiporeşti, Hălăuceşti, Cacica, Galaţi, Huşi, Viişoara, Roman S. Antonio di Padova e Roman S. Francesco d’Assisi). Si è cercato di dare maggior disponibilità di tempo a Roman – S. Francesco, comunità di trenta professi solenni che accoglie, assieme alla comunità stabile, il Seminario minore e il Chiericato, senza dimenticare i nove frati della vicina fraternità di S. Antonio che costituisce con la Fondazione “Pacea” (pace), il volto caritativo della Provincia (assistenza ai poveri, scuola per bambini Rom) con accanto le realtà del Messaggero di S. Antonio in lingua romena, le edizioni “Serafica” e il vivaio di piante “Green time”.
Non è mancato l’incontro con il nuovo Vescovo della Diocesi di Iaşi, Mons. Iosif PĂULEȚ. La Diocesi è stata eretta nel 1884 ed ha avuto come primo pastore un nostro confratello Mons. Nicolae Iosif CAMILLI. Sin dal 1600 i nostri frati missionari sono stati incaricati dalla Santa Sede per l’evangelizzazione di Moldavia e Valacchia.
Le presenze romene sono caratterizzate soprattutto dal servizio pastorale parrocchiale, cui si aggiungono le case formative (a Roman oltre ai due seminari c’è l’Istituto Teologico San Francesco d’Assisi, a Viişoara il Postulato e a Prăjeşti il Noviziato) e l’opera caritativa di Roman – S. Antonio, senza dimenticare la presenza vicina ai poveri di Bucarest.
I frati romeni, professi solenni, presenti in patria sono 108, ove solo il 5 per cento è cattolico su 19 milioni di abitanti. I frati in servizio in altre giurisdizioni dell’Ordine sono 101: in particolare in Italia, poi in Germania, Austria-Svizzera, Francia, Inghilterra-Irlanda, Cile, USA, Slovenia, Spagna, Ghana, Giappone. Una grande diaspora per un servizio prezioso all’Ordine, tenendo presente anche che dal 2010, è stata affidata alla Romania la Custodia provinciale di Oriente e Terra Santa, dove operano 9 frati romeni.
Infine ricordiamo chi è in cammino: sei novizi e una trentina di professi temporanei, tra quelli che sono nel Chiericato di Roman e quanti sono in altre giurisdizioni.
L’Assistente generale ha disposto nel suo calendario l’ascolto di frati romeni inseriti in alcune Province italiane (28 Dicembre 2019, Padova; 4-5-28 Gennaio, Roma; 9-10 Marzo, Assisi) mentre nei mesi scorsi aveva ascoltato, in loco, i frati di famiglia nei Conventi di Cile, Spagna e Custodia di Oriente.
Fra Giovanni ringrazia l’Assistente generale CEF (Centralis Europae Foederatio), Fra Dominique MATHIEU, per essersi recato in Germania – come delegato del Ministro generale – per l’ascolto dei frati romeni là operanti (2-6 Febbraio 2020).
Manca ancora all’Assistente – rientrato in sede per il Definitorio generale di fine Febbraio ed impegni FIMP – la seconda parte della visita che, a Dio piacendo, avrà luogo dal 13 al 27 Marzo e toccherà i Conventi romeni che rimangono; mentre ad inizio Marzo, effettuerà una sosta alle due comunità della Provincia dei Santi Bernardino e Angelo in Italia (Abruzzo), L’Aquila e Campobasso, guidate da frati romeni.
Tra le sfide di questa grande e giovane Provincia (l’età media è di 40 anni), fiorita con abbondanza di vocazioni con la caduta del regime comunista (Dicembre 1989) dopo essere stata fraternità nascosta di pochi frati eroi, vi è ora quella evidente del calo vocazionale (in questo momento non ci sono postulanti). Occorre il coraggio di una progettualità sapiente e lungimirante per il presente e il futuro, che già l’attuale Ministro e Definitorio hanno cercato di delineare. Certamente, il calo va contestualizzato entro il clima culturale – sociale e religioso della Romania, ove sta sempre più insinuandosi il vento della secolarizzazione, assieme alla ricerca di migliore e sicura condizione di vita.
Inoltre, una ferita vissuta negli ultimi anni è quella delle uscite di professi solenni e temporanei; è in atto, nel dialogo tra governo dell’Ordine e della Provincia, una riflessione seria per aiutare a superare questa crisi, attraverso un recupero significativo della formazione e dell’appartenenza all’Ordine.
Al termine di questa prima parte di Visita, Fra Giovanni ha incontrato il Definitorio provinciale che sta ben preparando il Capitolo; è stata l’occasione di una parziale “restituzione” ed assicurazione, di aver trovato in tutte le comunità un’accoglienza fraterna e collaborativa.
Fra Giovanni VOLTAN Assistente generale FIMP