Il 14 Agosto 2024, presso l’ex campo tedesco di Auschwitz, vicino al Blocco 11 è stata celebrata una Messa solenne in onore di San Massimiliano M. Kolbe. L’Eucaristia è stata presieduta dal Card. Stanisław DZIWISZ. Moltissimi fedeli sono arrivati, tra l’altro, in tre pellegrinaggi organizzati.

“In questo luogo tragico c’è stato un uomo che 83 anni fa ha affrontato la blasfema ideologia nazista e l’intera macchina dell’odio e della violenza. Massimiliano M. Kolbe, sacerdote polacco, frate, figlio spirituale di S. Francesco d’Assisi, ha affrontato un male con cui non voleva e non poteva fare i conti. Umanamente parlando, era indifeso in quel luogo, non significava nulla, proprio come i suoi compagni di sventura, i prigionieri di Auschwitz-Birkenau. Tuttavia, aveva a disposizione un’arma che aveva vissuto, che aveva imparato e di cui aveva letto nelle pagine dei Vangeli. Quest’arma era l’amore”, ha proclamato il presule.
Il Metropolita emerito di Cracovia ha affermato che oggi San Massimiliano direbbe alla gente che vale la pena scommettere su Dio e costruire su di Lui l’edificio della vita personale, familiare e sociale; che vale la pena difendere Gesù e scegliere il suo Vangelo dell’amore come programma di vita; che vale la pena affidare tutti i nostri affari alla Madre di Cristo; e che vale la pena approfondire il nostro legame con Cristo e la sua Chiesa.
“Senza dubbio, San Massimiliano sarebbe oggi in prima linea tra i difensori della vita umana dal concepimento alla morte naturale. Certamente protesterebbe contro il mancato riconoscimento della dignità e dei diritti umani e chiederebbe di schierarci dalla parte dei poveri, dei deboli, degli emarginati nella società. Ci chiederebbe certamente di non soccombere alle tentazioni dell’egoismo, dell’edonismo e degli stili di vita consumistici”, ha evidenziato il Cardinale.
Presente anche l’Arcivescovo Ludwig SCHICK, emerito della Diocesi di Bamberg, ad Auschwitz per la 15ª volta. “Anche se sono stato qui tante volte, sono sempre scioccato dalla crudeltà mostrata. La disumanità di coloro che hanno partecipato alla macchina della morte è inconcepibile. Bisogna fare tutto ciò che è umanamente possibile per garantire che una cosa del genere non si ripeta. Allo stesso tempo, ogni anno penso anche a San Massimiliano Kolbe. Sono sempre commosso dalla sua umanità, che ha mantenuto in questo inferno di disumanità”, ha detto il pastore tedesco. Ha anche menzionato le guerre in corso oggi nel mondo, ad esempio in Ucraina, a Gaza o in Sudan. A suo avviso, il razzismo e il genocidio non sono finiti e la ricetta per sanare questa situazione è la conversione all’unico Dio, la riconciliazione e la pace.
Il Ministro della Provincia di Sant’Antonio e del Beato Giacomo degli Strepa in Polonia (Cracovia) Fra Mariusz KOZIOŁ, presente alle celebrazioni, ha espresso la sua gratitudine ai devoti di San Massimiliano, che ogni anno si recano sul luogo della sua esecuzione e che lo emulano.
“Fra Massimiliano ha dimostrato che c’è sempre tempo per l’amore, per il bene, anche quando sembra impossibile”, ha dichiarato il Provinciale.
All’altare del campo hanno pregato anche il Vescovo della Diocesi di Bielsko-Żywiec Roman PINDEL, il Vescovo ausiliario dell’Arcidiocesi di Cracovia Robert CHRZĄSZCZ, il Vicario generale dell’Ordine Fra Jan MACIEJOWSKI, il Presidente nazionale dei Cavalieri dell’Immacolata Fra Ryszard ŻUBER, Don Mariusz KISZCZAK Decano di Oświęcim, Don Dariusz CHROSTOWSKI Direttore del Centro per il dialogo e la preghiera di Oświęcim, i sacerdoti della Diocesi di Bielsko-Żywiec e dell’Arcidiocesi di Cracovia, francescani, missionari dell’Immacolata padre Kolbe e suore francescane.
Tra gli altri pellegrini anche i Cavalieri dell’Immacolata, i membri del Club dei Donatori di Sangue dei Cavalieri dell’Immacolata, la Crociata per la Difesa della Vita Concepita, pellegrini dal Brasile e giovani della University of Southern California negli Stati Uniti.
Alla cerimonia hanno partecipato i rappresentanti delle autorità locali, il Museo statale di Auschwitz-Birkenau, i dipendenti della filiale dell’Istituto della Memoria Nazionale di Cracovia e i rappresentanti di Oświęcim e Zduńska Wola.
Prima dell’Eucaristia, i concelebranti hanno deposto dei fiori sulla piazza dell’appello, sul muro della morte e sulla cella mortuaria di San Massimiliano. In mattinata, a turno, hanno partecipato alle funzioni nella chiesa San Massimiliano Martire a Oświęcim e nel Centro San Massimiliano a Harmęże.

Fra Jan Maria SZEWEK