Nel Febbraio 2020, l’ufficio del Delegato generale per Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) ha traslocato dal Convento S. Massimiliano M. Kolbe di Roma, al Franciscanum di Assisi, via Arnaldo Fortini 24. Lo spostamento esegue la decisione del Ministro generale Fra Carlos TROVARELLI col suo Definitorio, di unire il GPIC al Centro Francescano Internazionale per il Dialogo (CEFID). Gli uffici GPIC ed Ecumenismo e dialogo interreligioso (EDI) compongono ora il CEFID, che vede coinvolti due frati.
Pochi giorni dopo l’arrivo ad Assisi del Delegato GPIC Fra Joseph BLAY, il governo italiano ha decretato il primo “lockdown” a causa della pandemia. Nessuno poteva prevedere che una problematica così grave potesse durare così a lungo. Lo scorso Marzo, lo stesso Delegato ha scritto una lettera di solidarietà per esprimere la vicinanza del nostro Ordine a tutti i nostri confratelli in difficoltà e alle altre persone nel mondo. Sfortunatamente, la seconda ondata della pandemia ha colpito il nostro Ordine in maniera più grave della prima. Molti frati hanno contratto il virus e sono guariti, ma abbiamo perso alcuni confratelli, soprattutto in Polonia.
La situazione ha anche interessato le tematiche riguardanti il GPIC. I poveri spesso soffrono maggiormente per tali piaghe. Tuttavia, altri pensano che la pandemia abbia ripristinato un certo equilibrio ecologico, soprattutto durante il lockdown che ha interessato il mondo intero, perché ha ridotto drasticamente le emissioni di carbonio. Si può leggere la crisi anche come un equilibrio punteggiato; cioè come un momento di evoluzione particolare, che chiama il mondo a fermarsi e riflettere. Ugualmente il virus ha messo alla prova e sfidato i nostri paradigmi di sviluppo. Ha anche giustificato l’argomento centrale di Papa Francesco nella sua Laudato si’, che la terra non può sostenere il ritmo del nostro attuale sviluppo se non facciamo qualcosa per limitare i nostri abusi. Il Papa ribadisce nella sua ultima Enciclica, Fratelli tutti (33), “Il dolore, l’incertezza, il timore e la consapevolezza dei propri limiti che la pandemia ha suscitato, fanno risuonare l’appello a ripensare i nostri stili di vita, le nostre relazioni, l’organizzazione delle nostre società e soprattutto il senso della nostra esistenza.”.
Il progetto, lo “Spirito di Assisi” del Franciscanum, non ha potuto trovare esecuzione fattiva quest’anno a causa della pandemia. La nuova comunità ha potuto riunirsi in pieno solo nella seconda metà dell’anno. Quantunque le attività GPIC siano compatibili con il progetto, lo stile dell’animazione GPIC dovrà cambiare per adattarsi al nuovo paradigma. Il nuovo approccio prevede la proposta ai frati d’attingere alla ricca e fresca sorgente dello “Spirito di Assisi”. La piaga attuale ha limitato le attività promozionali GPIC alle conferenze on-line. L’unica eccezione c’è stata con un seminario tenuto dalle Suore Francescane Missionarie d’Assisi.
Tuttavia, il fenomeno degli zoom-meeting non è nuovo per i membri del consiglio di amministrazione (IBD) di Franciscans International (FI). Oltre alla loro conferenza on-line bimestrale, il COVID-19 ha costretto l’IBD a tenere on-line anche i due incontri rispettivamente programmati per Aprile e Novembre a Ginevra e New York. Durante l’anno Il Franciscans International ha rinnovato il suo piano strategico. Due membri dell’IBD terminano il loro secondo mandato quest’anno. Fra Clark BERGE della Società San Francesco esce e lo sostituisce Blair MATHESON del Third Order Society of St. Francis. Fra Jose Eduardo JAZO TARIN subentra a Fra Kevin QUEALLY in qualità di rappresentante del TOR. Fra Benedetto AYODI OFMCap, assume la posizione di “Outreach Officer” residente a New York. L’impatto di Franciscans International presso l’ONU è abbastanza efficace. L’IBD riconosce l’interesse e il sostegno che la Famiglia Francescana mostra alla nostra organizzazione. Tuttavia, FI deve affrontare la sfida di coinvolgere e interessare i giovani francescani.
Il 4 Luglio 2020, il Delegato GPIC ha tenuto un seminario on-line per le Famiglie Francescane a Nairobi. Il tema della conferenza è stato: “Le fondamenta francescane per la giustizia ambientale”. Al seminario hanno partecipato oltre cinquanta francescani (religiosi/e secolari). I partecipanti sono stati grati per le nuove intuizioni presenti nella Laudato Si’ e si sono sentiti stimolati ad assumere maggiori responsabilità per la cura della terra.
L’ufficio GPIC infine, ha richiesto assistenza finanziaria per il progetto di rimboschimento San Massimiliano M. Kolbe in Burkina Faso. Un grande ringraziamento va a Joseph HAMILTON Direttore del Franciscans Mission Association (FMA) e alla Provincia della Nostra Signora degli Angeli in USA (OLA), per il loro immenso appoggio. I confratelli del Burkina Faso hanno organizzato il lavoro e il materiale locale per realizzare il progetto. Oltre 500 alberi sono stati piantati durante l’ultima stagione delle piogge, nei mesi di Giugno e Luglio 2020. La proprietà è stata recintata ed è stato scavato un pozzo. Alcuni parrocchiani coltivano la terra ad arachidi e mais, mentre si prendono cura degli alberi.
Fra Joseph BLAY