La comunità del Seraphicum di Roma, in comunione la Chiesa universale, anche quest’anno ha celebrato un momento di preghiera per l’unità dei cristiani.

È tradizione che ogni anno la comunità dei frati del collegio internazionale San Bonaventura – Seraphicum, rispondendo all’invito della Santa Chiesa e secondo l’ispirazione della spiritualità del serafico padre S. Francesco, che sempre ha lavorato per la fraternità e l’unità, colga l’occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani per celebrare un momento di preghiera. Questo momento è anche occasione di formazione spirituale per i frati del collegio provenienti da diverse culture e diverse parti del mondo. Ispirati dalla spiritualità del fondatore l’incontro serve per una maggiore conoscenza dalle altre confessioni cristiane e per implorare l’unità dei cristiani.
Quest’anno nella terza Domenica del tempo Ordinario, durante la liturgia dei secondi Vespri, la comunità ha accolto una delegazione dalla Chiesa Apostolica Armena dal Catolicosato della Grande Casa di Cilicia.
Durante la liturgia nella cappella San Bonaventura, dopo aver cantato i Salmi assieme con i fratelli monaci della chiesa sorella, Rev. Vartabed Bsag TEPIRJIAN Parroco della comunità armena a Roma e Napoli, ha proposto un momento di riflessione.
Nel suo intervento, P. Bsag, sottolineando il concetto di amore incarnato in Gesù Cristo Signore, ha presentato una parte della liturgia armena che riporta gli inni di San Nersess Shnorhali (San Nerses il Grazioso) santo Armeno di XII secolo, nei quali si invita la comunità dei cristiani a rinascere con il Signore nel suo mistero di amore incarnato. L’Archimandrita Bsag spiegando l’inno del Santo armeno ha sottolineato la rinascita del cristiano nell’Amore come fonte di unità nella diversità. L’unità nasce da quella fonte di Amore che nel comandamento di ogni cristiano, chiamato ad amare il Dio Signore e il prossimo, ci mostra la via. È un amore che ci spinge come cristiani ad abbracciare il prossimo che è nostro fratello, come possiamo vedere nelle diverse testimonianze dei santi d’oriente e d’occidente. Padre Bsag portando ad esempio gli scritti di Surp Nersess a Patriarcha della chiesa Bysantina nel XII secolo, ha mostrato le somiglianze con la figura di Francesco in Occidente, che promuovendo la fraternità ha lasciato un grande testimonianza visibile anche nella celebrazione vissuta in questa occasione.
Dopo l’intervento di P. Bsag, la liturgia è continuata con la preghiera per l’unità dei cristiani come testimonianza dell’amore del Signore e la preghiera per la pace nel mondo intero, specialmente nei territori che soffrono per la guerra e le ingiustizie, in modo particolare in Armenia e Artsakh, Ucraina e Terra Santa.
Dopo la liturgia c’ stato un momento di agape e condivisione nei quali Fra Adam MĄCZKA Rettore e Guardiano del Seraphicum, ha spiegato le attività del collegio e la missione dei Conventuali ai nostri ospiti: il Rev. Vartabet Avedik der GARABEDIAN e il Rev. Vartabed Keork KARAGOZIAN, entrambi venuti dal Catolicosato della Grande Casa di Cilicia.

Fra André M. RAHBAR