Sabato 1° Luglio 2023, vigilia della Festa della Madonna delle Grazie, l’Arcivescovo di Agrigento Mons. Alessandro DAMIANO ha presieduto la consacrazione dell’Altare e la dedicazione del Santuario di Montevago, alla presenza di numerosi fedeli, le autorità civili e militari, il Ministro della Provincia delle Sante Agata e Lucia in Italia (Sicilia) Fra Gaspare LA BARBERA, i confratelli di Sicilia e Calabria, assieme ai sacerdoti diocesani.

Non è facile mettere su carta le emozioni vissute in quella che può essere definita una “giornata di grazia”, non soltanto per i frati, ma per tutto il popolo dei fedeli di Montevago e S. Margherita di Belice, che dopo circa 40 anni della ricostruzione del Santuario (il precedente è stato distrutto dal catastrofico terremoto del 1968 che colpì l’intera Valle del Belice), ha visto consacrare l’altare e dedicare il Santuario alla bedda Matri di li Grazi (Bella Madre delle Grazie) a cui da sempre antiche e nuove generazioni sono legate da sentimenti di fede e devozione.
Una vera grazia, tangibile già dallo scorso Avvento 2022, quando il Guardiano Fra Luca M. GURRERA ha annunciato che l’Arcivescovo di Agrigento avrebbe fatto visita a Montevago e celebrato il tanto atteso rito.
Da allora è iniziato il tempo dei preparativi, culminato con la realizzazione di sei croci in bronzo poste alle pareti della chiesa, simbolo del trionfo di Cristo, opera del confratello artista Fra Gesualdo VENTURA.
Si è giunti così alla Celebrazione del 1° Luglio: alla presenza delle delegazioni civili e militari di Montevago e Santa Margherita di Belice, i Sindaci Margherita LA ROCCA e Gaspare VIOLA con gli amministratori comunali, i Comandanti delle locali stazioni dei Carabinieri, Polizia municipale e Guardia forestale, e di tutti i fedeli, sulle note del canto “Ave Stella del Mare”, l’Arcivescovo Mons. DAMIANO ha aperto la processione iniziale. 
Una celebrazione composta e partecipata, in cui molti erano gli sguardi commossi rivolti verso il quadro raffigurante la Madonna delle Grazie, così pure di gioia nel momento in cui il Vescovo ha unto con il sacro Crisma l’altare e le sei croci parietali, a cui ha fatto seguito l’offerta dell’incenso e l’accensione, da parte del Rettore del Santuario, delle candele poste sotto le sei croci.
Il Santuario, oltre ad  essere luogo di accoglienza tipicamente francescana, è sede del Centro Francescano di Evangelizzazione, dove i frati, insieme alla comunità dei laici del Chiostro aperto, si dedicano quotidianamente ad una serie di attività e percorsi di evangelizzazione per bambini, giovani e adulti, alla riscoperta dell’importanza di Dio nella propria vita.

Fra Rosario TERRANOVA Segretario provinciale