Il 16 Novembre 1913 a Istanbul, il Delegato Apostolico Mons. Vincenzo SARDI consacrò un nuovo tempio dedicato a Sant’Antonio di Padova. Da allora, questo giorno di Novembre è solennemente ricordato nella comunità dei Frati Minori Conventuali di Istanbul.

Quest’anno il 16 Novembre è caduto di Martedì, giorno solitamente dedicato al Santo di Padova; così i confratelli hanno deciso di preparare una celebrazione speciale.
Numerosi fedeli e turisti si sono riuniti in chiesa alle 11.30 per partecipare alla Messa presieduta dall’Amministratore apostolico di Istanbul Mons. Lorenzo PIRETTO.
Sono passati 108 anni dalla consacrazione di questa Casa di Dio. In più, ci sono i lavori di ristrutturazione delle pareti esterne della chiesa, della facciata e del campanile. Con senso di gratificazione verso il Signore e per ricordare i donatori e gli operai, i frati hanno realizzato un calice d’argento, benedetto durante la Santa Messa.
Attorno alla coppa del calice si vedono tre santi francescani: Francesco, Chiara e Antonio; mentre alla base sono collocati i Santi Papi: Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Sul fondo del calice è incisa la seguente dedica: I frati: Luigi IANNITTO, Michał SABATURA, Andrzej DYLEWSKI, Anton BULAI, Iulian PIŞTA, Iosif ROBU, Andrei BEJAN della Basilica di Sent Antuan in Beyoğlu – Istanbul ringraziano Dio alla conclusione dei lavori di restauro dell’esterno della Chiesa. Riconoscenti ai benefattori KIRCHE IN NOT, MISSIO, ERZBISTUM KÖLN. 2019-2021.
Con il dono di questo calice, la comunità francescana ha espresso sincero apprezzamento per tutti i benefattori di questo restauro e lo ha “fuso” con profondo ringraziamento per loro. Questi benefattori sono: Kirche in Not (fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre), Missio (Pontificie Opere Missionarie) e l’Arcidiocesi di Colonia.
Che l’attuale bellezza della chiesa, del calice e dell’altare, esprima la bellezza dei cuori dei cristiani che pregano qui e risplenda di un’autentica testimonianza della vita francescana dei Frati Minori Conventuali di Istanbul!

Fra Michał SABATURA