Cari frati,
vi scrivo questa lettera a pochi giorni dal rientro a Padova dopo un paio di settimane trascorse in visita ai nostri confratelli della Delegazione del Portogallo. Lo faccio per dare voce alla gioia che, in maniera inaspettata, ci ha raggiunto ieri, domenica 25 Ottobre 2020, quando il Papa, al termine dell’Angelus, ha dato la notizia della nomina di 13 nuovi Cardinali. Che emozione sentire il nome del nostro confratello Fra Mauro GAMBETTI tra quelli indicati dal Pontefice!

Ancora una volta siamo rimasti spiazzati. La nomina episcopale di Fra Mauro molti di noi la immaginavano possibile, viste le sue capacità e l’ottimo servizio svolto prima in Provincia – l’allora Provincia Bolognese – e poi ad Assisi, dove ricopriva il ruolo di Custode del Sacro Convento dal febbraio 2013. Ma alla nomina cardinalizia non pensavamo. Non adesso, perlomeno. E invece eccoci alle prese con questa lieta notizia che ci riempie di gioia e ci fa sentire orgogliosi della nostra famiglia di Frati Minori Conventuali, particolarmente apprezzata in questa stagione della Chiesa universale. E quale onore per la nostra Provincia religiosa che, dopo la sorprendente nomina episcopale di Fra Marco TASCA ad Arcivescovo di Genova, vede un altro suo membro elevato a così alta carica ecclesiastica!

L’effetto di questa nomina è ancora maggiore se si pensa che era dal concistoro del 27 settembre 1861 che un frate minore conventuale non veniva eletto cardinale. Allora toccò al confratello siciliano Fra Antonio Maria PANEBIANCO (1808-1885) che fu creato cardinale presbitero dapprima con il titolo di S. Girolamo dei Croati, poi dei Ss. XII Apostoli. Fu Prefetto della Congregazione per le indulgenze, Penitenziere maggiore della Penitenzieria apostolica, Segretario della Congregazione dell’Inquisizione e Camerlengo del Collegio cardinalizio. Da allora sono passati 159 anni, l’intera storia dell’Italia dall’anno della sua Unità!

Vorrei che la nomina di Fra Mauro a membro del Collegio Cardinalizio fosse per tutti noi motivo di ringraziamento al Signore che ci benedice con la ricchezza dei suoi doni. E desidero anche che ricordiamo Fra Mauro nelle nostre preghiere perché Dio gli conceda di servire sempre la Santa Madre Chiesa con amore e piena dedizione.

Fra noi c’è anche chi, di fronte a queste nomine ecclesiastiche, pensa che perdiamo frati preziosi per il nostro Ordine. Se da un lato comprendo il loro pensiero perché questi fratelli lasciano fisicamente le nostre fraternità, dall’altro sono convinto che in questo modo essi diventano un dono prezioso per tutta la Chiesa. E dunque anche per noi che della Chiesa siamo parte.

Questo evento ci sia di sprone per rinnovare il nostro desiderio di rispondere con fedeltà alla nostra vocazione.

Fraternamente.

Fra Roberto BRANDINELLI
Vicario provinciale della Provincia Italiana di S. Antonio di Padova