Sabato 19 Marzo 2022, i frati della Custodia provinciale d’Oriente e di Terra Santa presenti in Libano e Turchia, al termine della prima parte del Capitolo ordinario (14-18 Marzo), hanno vissuto la gioia della consacrazione dell’altare e la benedizione della nuova chiesa parrocchiale, dedicata a San Francesco d’Assisi, a Zahlé – Libano.

A presiedere la solenne Concelebrazione Eucaristica e il rito della consacrazione dell’altare, è stato il confratello vescovo Mons. César ESSAYAN OFMConv, Vicario apostolico dei Latini in Libano. Proprio Fra César ha iniziato la costruzione della chiesa nel 2013 quando era Custode provinciale. Erano presenti alla concelebrazione il Nunzio apostolico, Mons. Joseph SPITERI e tutti i confratelli convocati in Libano per il Capitolo custodiale, che si era concluso il giorno precedente. Tra loro, il Ministro generale Fra Carlos TROVARELLI, l’Assistente generale FIMP Fra Giovanni VOLTAN, il Ministro della Provincia responsabile San Giuseppe Sposo della B.V.M. in Romania Fra Damian-Gheorghe PĂTRAŞCU e il rieletto Custode provinciale Fra Anton BULAI.
Hanno assistito alla solenne Santa Messa alcuni rappresentati delle Chiese orientali locali, tra cui il Vescovo Greco-ortodosso Mons. Antonios AL SOURI, Padre Joseph TOPALIAN della Chiesa Armena-cattolica e Padre Maroun GHANTOUS della Chiesa Maronita.
Con la loro viva partecipazione, i fedeli che frequentano la Parrocchia e la fraternità hanno reso la celebrazione più bella e sentita. L’Ordine Francescano Secolare, fraternità che i frati seguono da quando hanno stabilito la presenza conventuale nella città ovvero dal 2010, ha contribuito ad animare la celebrazione, mentre la Gioventù Francescana ha offerto il servizio all’altare. Un piccolo coretto di tre voci, animato da un professore di musica che frequenta la nostra chiesa, ha cantato magistralmente a “voci scoperte” donando un tocco di grazia alla celebrazione, con il canto liturgico in arabo e latino. Nella numerosa assemblea di fedeli erano presenti vari benefattori che hanno sostenuto la costruzione della chiesa: chi con l’aiuto finanziario e chi con le proprie competenze professionali (architetto ed ingegnere).
A coordinare la celebrazione, per poi ringraziare tutti alla fine della Messa, è stato l’attuale Parroco Fra Elias MARSWANIAN, giovane confratello libanese di Beirut che ha concluso gli studi a Roma nel 2016 e, in seguito, inserito nella fraternità di Zahlé. Sotto la sua guida, insieme alla piccola comunità di Zahlé, i lavori della chiesa sono stati ultimati nel 2020. Rimaneva il sigillo finale, la consacrazione dell’altare e la benedizione del nuovo tempio; per questo gioioso evento si è atteso che passasse la “tempesta” della pandemia. Va ricordato che, oltre a Mons. César e a Fra Elias, i lavori della chiesa sono stati seguiti anche da Mons. Dominique MATTHIEU OFMConv, attuale Arcivescovo di Teheran-Ispahan, durante la sua permanenza nella comunità di Zahlé, negli anni 2016-18.
Dopo la celebrazione il Guardiano di Zahlé, Fra Iosif PETRILA, ha invitato tutti i convenuti a recarsi in uno spazio contiguo alla chiesa per un piccolo rinfresco, cui ha fatto seguito il pranzo fraterno nella grande sala multiuso collocata sotto la chiesa.
Al momento dei saluti e delle partenze, intorno alle ore 15.00, dall’ospedale Saint Joseph in Beirut è giunta la notizia che il neo 99e Fra Massimiliano (Antonio Luigi) CHILIN, “patriarca” dei Conventuali in Libano, aveva concluso il suo pellegrinaggio terreno. Proprio quel mattino, avvertiti dall’ospedale che la sua ora stava arrivando, gli avevano fatto visita e impartito l’Unzione degli infermi, il Vescovo César assieme ai confratelli Fra Felician TAMAŞ e Fra Roger KOUYOUMDJI, rispettivamente Guardiano e Parroco di Sin-El-Fil.
Fra Massimiliano è stato il rifondatore della presenza dei Conventuali in Libano, dove era arrivato nel 1966, proveniente dall’allora provincia Patavina; inoltre, è da considerarsi anche come uno dei fondatori della prima Parrocchia conventuale, che ha voluto fortemente intitolare a Sant’Antonio di Padova in Sin-El-Fil. Fra Massimiliano amava molto pure la nuova presenza conventuale a Zahlé, che vedeva come un segno di speranza per il futuro dell’Ordine in Libano. Di questo Convento era particolarmente affezionato alla grotta costruita, accanto alla chiesa, in onore della Madonna, con nei pressi una statua di San Massimiliano M. Kolbe, il santo di cui aveva scelto il nome il giorno della Professione semplice. Maria Ss.ma Immacolata, San Francesco, Sant’Antonio e San Massimiliano sono stati non solo oggetto della sua intensa devozione, ma i Santi di riferimento per il cammino della sua vocazione e del suo ministero contrassegnati da un grande amore alla nostra famiglia Conventuale. È stato un frate totalmente missionario, lietamente fedele sino alla fine (cf. saluto del Ministro generale nella Santa Messa delle esequie).
Addolorati per la partenza di Fra Massimiliano, ma rafforzati dalla sua luminosa testimonianza di vita, i frati della Custodia hanno così potuto assistere a due nascite in un solo giorno: la nascita della nuova chiesa, unita a quella del loro confratello al cielo. Non è sfuggita, infatti, a diversi frati più di qualche significativa coincidenza: Fra Massimiliano s’è incamminato per il cielo proprio nella festa di San Giuseppe, Patrono dell’Ordine assieme all’Immacolata (nell’ospedale Saint Joseph di Beirut); nel giorno significativo della consacrazione dell’altare della nuova chiesa di Zahlé; proprio quando, a motivo del Capitolo e della solenne celebrazione a Zahlé, tutta la Custodia era presente nel “suo” Libano raccolta attorno al Ministro generale. Sembra proprio che giorno migliore non poteva esserci per questo “cedro del Libano”, Fra Massimiliano, per pronunciare il suo Nunc dimittis, poiché i suoi “occhi avevano visto” il frutto del piccolo germoglio piantato con tenace speranza in Oriente.
L’indomani, Domenica 20 Marzo, il saluto e rendimento di grazie al Signore per Fra Massimiliano nella sua chiesa di Sant’Antonio a Sin El Fil, con i suoi frati (assieme al primo discepolo e amico Fra Jalil HADAYA), con il suo Ministro generale, con il suo Vescovo César, con la sua gente, è diventato un grande, corale e riconoscente Magnificat. A lode di Dio e del suo servo buono e fedele!

Fra Andrew HOCHSTEDLER

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