La figura del Cardinale vietnamita François Xavier Nguyên VAN THUAN è stata ricordata il 13 Giugno 2018, in un convegno internazionale dal titolo “Speranza, Eucaristia, perdono, amore: riflessione sulla spiritualità evangelica ‘asiatica’ del Venerabile Card. Van Thuan per oggi”, svoltosi presso la Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum di Roma.
L’evento, promosso dal Franciscan Institute for Asian Theological Studies (FIATS), fondato e presieduto dal Preside della Pontificia Facoltà teologica di San Bonaventura dei Frati Minori Conventuali a Roma, Fra Dinh Anh Nhue NGUYEN, ha richiamato un folto pubblico composto in particolare da vietnamiti, che hanno sempre riconosciuto nel loro vescovo un esempio di grande fede e coraggio. Il convegno, svoltosi a un anno dall’attribuzione del titolo di “venerabile”, ha visto come relatori, oltre allo stesso prof. NGUYEN (OFMConv), i professori Stéphane OPPES (OFM) e François-Marie LÉTHEL (Carmelitani).
Una spiritualità, quella del cardinal VAN THUAN (1928-2002), che emerge con forza e straordinaria coerenza durante la lunga detenzione protrattasi per ben 13 anni, dei quali 9 in isolamento.
Fra Stéphane OPPES, ricordando la scelta del motto episcopale “Gaudium et spes”, ha sottolineato come la sua storia “diviene per tutti un paradigma per interpretare il senso profondo della costituzione apostolica Gaudium et spes e di quelle braccia aperte della santa madre Chiesa nei confronti degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono”.
Fra NGUYEN, intervenendo sul tema “Perdono-Amore: osservazioni introduttive sulla lettura inculturata del Vangelo negli esercizi spirituali del Cardinale VAN THUAN”, ha rimarcato come “emerge la figura di un pensatore che nelle varie vicende della vita, incluse quelle più tragiche della prigionia e isolamento, ha voluto ed ha saputo nutrirsi della Parola di Dio contenuta nella Bibbia e particolarmente nei Vangeli, confrontandola con le concrete situazioni del suo cammino di fede da vietnamita”.
L’aspetto relativo alla spiritualità eucaristica del venerabile VAN THUAN e alla centralità dell’Eucaristia, è stata analizzata da Fra François-Marie LÉTHEL che ha raccontato come “fin dall’inizio della sua prigionia, era riuscito ad avere un po’ di vino in un flacone di ‘medicine contro il male di stomaco’, insieme a piccole ostie nascoste. Poteva dunque celebrare la Messa ogni giorno con tre gocce di vino nel palmo di una mano, e un frammento di ostia nell’altra”.
Ad emergere dal convegno è un messaggio forte sulla centralità della speranza, del perdono e dell’amore, sintetizzata del resto nel suo invito: “Scoprite la gioia della speranza!”.
Elisabetta LO IACONO – Ufficio stampa Seraphicum