Si è svolta sabato 22 giugno 2019 la cerimonia di chiusura del 115° anno accademico della Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” Seraphicum di Roma, con la santa messa di ringraziamento e la cena nel parco.

La celebrazione eucaristica è stata presieduta da Fra James McCURRY, OFMConv, Ministro della Provincia della Nostra Signora degli Angeli in USA. Tra i concelebranti anche monsignor Vincent Van Long NGUYEN, OFMConv, ex studente della Facoltà e vescovo di Parramatta in Australia.
Ad animare la celebrazione eucaristica, i frati studenti del Seraphicum.
Al termine della celebrazione eucaristica, il preside Fra Dinh Anh Nhue NGUYEN ha salutato gli studenti che in questo anno accademico hanno conseguito i gradi accademici. Tra questi anche i frati minori conventuali Andrés Eduardo GUERRA VEQUIZ, Raffaele MEMMO, Ángel Joel NIÑO PACHECO (Baccalaureato) ed Elio Jorge ROJAS (Dottorato).
Presente alla serata anche il neo Ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali e Gran Cancelliere della Facoltà, Fra Carlos TROVARELLI, assieme a membri della Curia generale.

Nell’omelia, Fra James McCURRY ha sottolineato come «Cristo ha sfidato san Francesco ad essere il “Vangelo in miniatura” e san Francesco sfida noi ad essere lo stesso (…). Cari studenti, siete venuti ​​al Seraphicum perché volete incarnare tutto ciò che è implicito nei tre passaggi del Messale di San Nicolò: voi siete il messale di San Nicolò di oggi! Da pauperibus – “Dai ai poveri”: queste sono le parole che balzarono agli occhi di san Francesco nella lettura di quel primo passo del messale. Ragazzi, volete espropriarvi di ogni cosa per poter essere liberi di servire tutti senza essere ostacolati. Nihil in via – “Non prendere nulla per il viaggio”: queste sono le parole che balzarono agli occhi di san Francesco mentre apriva il secondo passaggio del messale. Ragazzi, siete abbastanza realisti da sapere che questo modo di vivere non è facile, che il discepolato significa la via della croce.  Tollet crucem – “Ciascuno prenda la croce”: queste sono le parole del terzo passaggio della pagina del messale aperto da san Francesco.

Noi francescani del ventunesimo secolo dobbiamo essere coraggiosi come Bernardo di Quintavalle e Pietro di Catania nel dire “sì” all’invito di Dio di seguire la Regola Francescana e diventare con san Francesco un “Vangelo in miniatura».

Elisabetta LO IACONO – Ufficio Stampa Seraphicum

Qui il testo integrale dell’omelia:
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