(Parte I)
Il Collegio Seraphicum di Roma ha offerto una serie di ritiri mensili per tutti i frati della comunità. Ogni ritiro ha incluso un incontro serale seguito dall’Adorazione del Santissimo Sacramento e dalla Messa per l’intera comunità. Fra Michael LASKY, Delegato generale per la giustizia, la pace e l’integrità del creato (JPIC) sta guidando questi ritiri per l’anno accademico 2024-25. Finora, sono stati realizzati gli appuntamenti del 29 Ottobre, 12 Novembre 2024 e 4 Febbraio 2025; altri due sono programmati per il Mercoledì delle Ceneri e il 1° Aprile 2025.
I primi tre ritiri della serie si sono concentrati su come Francesco d’Assisi e l’umanità peccatrice si siano ritirati dal poema del Creatore a causa della nostra indegnità. Poi la creazione si muove per riempire lo spazio da cui ci siamo ritirati, per lodare Dio e la sua bontà. Infine, l’umanità peccatrice ritorna al poema, ricolma della grazia della misericordia amorevole di Dio. I colloqui hanno assunto la forma di una serie di dialoghi o mini-drammi in tre parti, tra varie figure francescane. I membri della comunità hanno interpretato i vari personaggi in un ambiente simile ad un teatro. Ogni esperienza ha portato ad un’interazione pratica che ha aiutato i frati ad entrare più profondamente nella bellezza della creazione.
La prima conversazione ha visto protagonisti San Francesco (Fra Miguel Angel SALCEDO SALCEDO), San Bonaventura (Fra Michele DE GREGORIO) e Fra Michael LASKY. Hanno discusso di come San Bonaventura abbia tratto ispirazione dal Cantico di San Francesco per scrivere il suo “Itinerario della mente a Dio”.
Il secondo dialogo ha visto protagonisti Tommaso da Celano (Fra Anthony Romanus DONKOH) e Fra Leone (Fra Héctor Manuel CORBAL CRUZ). Hanno discusso le loro diverse prospettive sul Cantico. Tommaso lo riteneva un inno alla gioia, mentre Leone lo considerava un inno all’agonia. Donna Jacopa de’ Settesoli ha fatto da arbitro nella loro discussione, ed ha offerto uno spazio in cui i frati hanno potuto riconciliarsi e raggiungere una comprensione comune, secondo cui il Cantico è sia un inno alla gioia che all’agonia.
Il terzo dialogo è stato tra Papa Nicola IV (Fra Florianus Joni SAMAN) e Fra Jacopo Torriti (Fra Wildo José BOGARÍN) che ha realizzato il mosaico dell’abside all’interno della Basilica Santa Maria Maggiore a Roma. Hanno discusso la progettazione del mosaico in tutti i suoi aspetti, tra cui l’utilizzo della mariologia e del Cantico francescano come strumenti per vedere più chiaramente la misericordia divina. Collegando la Porziuncola e la Cappella del Perdono al mosaico all’interno di Santa Maria Maggiore, abbiamo scoperto una visione francescana che porta guarigione e perdono all’umanità. Attraverso la misericordia, ci uniamo al poema del Cantico per cantare, armoniosamente con tutta la creazione, le lodi di Dio Altissimo e Vicinissimo.
Fra Michael LASKY