Dal 9 al 10 Novembre 2021, la Custodia provinciale dei Santi Daniele e Compagni Martiri in Italia (Calabria) ha vissuto un incontro di formazione su “Fraternità oggi, perché e quale? Alcune suggestioni”, presso il Convento San Francesco di Paola a Castrovillari.

Ha accolto i confratelli Fra Antonio Damiano CARUSO, Guardiano e responsabile della formazione custodiale continua, insieme ai frati del Convento: Fra Vincenzo MANGONE, Fra Ionel ANTOCHI e Fra Krzysztof RYCHLICKI.
Alle ore 18.30 è iniziato l’incontro con la recita dei Vespri; è seguito l’intervento di Fra Giorgio TASSONE, Custode provinciale, e la sua riflessione focalizzata sulla vita fraterna in questo momento particolare. Fra Giorgio ha spronato a ricostruire ciò che la pandemia ha distrutto: i nostri legami di affetto, di stima, di amicizia, di condivisione e di arricchimento vicendevole. «Usciamo, fratelli, da questo deserto – ha spronato – e lasciamo che nelle nostre fraternità rinasca la vita», «innamorati del Vangelo e aperti alle sorprese dello Spirito Santo», come ci indica Papa Francesco.
Fra Giorgio ha messo in risalto anche alcuni passaggi salienti della lettera intitolata “Ce la fai FIMP?” di Fra Giovanni VOLTAN Assistente generale FIMP (Federazione Intermediterranea Ministri Provinciali), perché i frati prendano a cuore ciò che l’autore ha espresso con tanto cuore e amore, e ripartire con consapevolezze più profonde, generative e condivise. Tra l’altro, l’Assistente invita ad accogliere l’appello del Ministro generale, lanciato «on line» da Vilnius il 19 Ottobre scorso: «Fratelli, dovete muovervi e aggiungere una grandissima quota di qualità carismatica e fraterna, se non volete perdere il treno della storia voi stessi e farlo perdere alle prossime generazioni».
Mercoledì 10 Novembre si è aperto con la recita dell’Ufficio delle letture e delle Lodi nella chiesa S. Francesco di Paola adiacente al Convento e, dopo la colazione, i partecipanti hanno ascoltato in videoconferenza, Fra Emanuele RIMOLI, nativo di Castrovillari, docente di antropologia cristiana presso la Pontificia Facoltà Teologia di San Bonaventura – Seraphicum a Roma. Fra Emanuele ha ricordato che la fraternità è il cuore e la consegna del Vangelo, e quindi la base della nostra vocazione che sa accogliere ogni persona come fratello e sorella, che «sa guardare alla grandezza sacra del prossimo, che sa scoprire Dio in ogni essere umano» (EG 92). Siamo chiamati a sviluppare quei doni che il Signore ci ha dato per metterli, mediante il dono di se stessi, al servizio degli altri. Nell’intervento del relatore sono stati ricordati tanti concetti cari alla nostra spiritualità, che a volte vengono sospesi, sconnessi, contraddetti o addirittura scartati dal nostro stile di vita: relazione, comunione, accoglienza, incontro, dialogo, umiltà, perdono, rispetto, solidarietà… Essi formattano e plasmano la nostra fraternità e determinano anche il futuro dell’umanità, verso la quale siamo in debito. La formazione alla fraternità è un cantiere che mette in discussione il nostro statuto di francescani e la stessa missione della Chiesa di cui siamo particelle in relazione.
Infine Fra Giorgio ha ringraziato tutti, in particolare Fra Emanuele per il suo prezioso intervento. L’incontro è stato un’occasione d’oro per uscire dal proprio soliloquio e vedere il futuro della fraternità nell’oggi.

Fra Piotr ANZULEWICZ