Pubblichiamo la lettera del Ministro generale Fra Carlos Trovarelli dove viene annunciato all’Ordine il VII centenario della morte di Dante Alighieri.
In seguito, nei mesi successivi, con l’aiuto del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna, proporremo una serie di articoli sulla figura di Dante e sui suoi legami con la nostra famiglia religiosa.

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05 Febbraio  2021

VII Centenario della morte di Dante Alighieri

Cari fratelli:

Con semplici parole -ma con grande riverenza- mi propongo di onorare il più grande poeta italiano (detto da tanti semplicemente “il Poeta”), Dante Alighieri, di chi si celebra quest’anno il VII centenario della morte; allo stesso tempo voglio annunciare a tutto l’Ordine che il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna offre diverse iniziative e riflessioni per questa celebrazione.
Infatti, dal 5 Settembre 2020 al 12 Settembre 2021, in quella rinomata città dell’Emilia-Romagna che fu testimone dell’esilio, la morte e la tumulazione del mondialmente conosciuto fiorentino, si sta svolgendo l’accurato programma del centenario dantesco.
Oltre l’obbiettiva importanza di così illustre personalità -non solo poeta ma anche letterato, politico, cultore di filosofia e teologia, e grande interprete della storia- voglio commemorare la grande familiarità che unì l’Alighieri con il nostro Ordine.
Infatti, “proprio con i Frati Minori Conventuali Dante aveva particolari legami avendo frequentato da esterno i corsi di filosofia presso il loro convento di S. Croce in Firenze. E ancora, secondo l’autorevole ed equilibrato commentatore dantesco Francesco Bartolo da Buti (ca. 1324-1406) Dante era stato novizio a S. Croce […], ma ne era uscito prima di emettere i voti, […] preferendo iscriversi però al Terzo Ordine. Bandito da Firenze per ragioni politiche il 27 Gennaio 1302, come è noto, si rifugiò presso varie corti d’Italia, fino ad essere accolto da Guido Novello da Polenta, signore di Ravenna, ove morì, a 56 anni, la notte del 13 al 14 Settembre 1321. Ebbene, il suo desiderio fu quello di riposare eternamente presso gli amati figli di S. Francesco e scelse, come luogo di sua sepoltura, proprio la chiesa di S. Francesco dei Frati Minori Conventuali a Ravenna, e, dopo i solenni funerali, fu tumulato nella zona cimiteriale, in un’arca incastonata nel muro esterno ovest dell’antico chiostro canonicale”[1].
Sempre dagli storici, possiamo sapere che la presenza dei frati minoritici a Ravenna incominciò almeno a partire dal 1218, e che dal 1261 la comunità francescana si istallò presso la chiesa di S. Pietro Maggiore (nata tra il 425-451 circa); chiesa che con il passare del tempo si denominò “di S. Francesco”. Oltre le interruzioni a causa delle soppressioni, i nostri frati sono presenti fino ad oggi in questo luogo che custodisce le spoglie del poeta.
Ma la vicinanza di Dante con l’Ordine segue al vero suo legame, e cioè, quello sentito dall’eminente scrittore con la figura del Santo d’Assisi, che, grazie al suo “Cantico delle creature”, viene considerato il primo poeta della letteratura italiana. Va detto, comunque, che il vincolo sembra essere sorto, invece, non solo né principalmente nell’ambito letterario, ma sicuramente -se mi è permesso dirlo- nell’ambito della loro simile visione cosmologica.
Infatti “il Poeta” non fu solo un eminente letterato, ma specialmente un pensatore credente eppure critico della realtà sociopolitica a lui contemporanea, come anche della morale e -perfino- delle stesse strutture della gerarchia ecclesiastica, che al tempo ostentavano il potere e una grandissima mondanizzazione. Tanto più, San Francesco d’Assisi fu un penitente, un uomo dalle scelte evangeliche chiare in quanto imitatore di Cristo, e, quindi, di scelte che diventarono alternative ai criteri imperiali, feudali e -addirittura- alla sua contemporanea borghesia nascente.
Il Poverello ispirò, con la sua vita, un movimento ecclesiale di conversione e ricostruzione; Dante, nella “Commedia” (ribattezzata posteriormente “Divina Commedia”), propose, anche lui, un vero e proprio «itinerarium mentis in Deum, dalle tenebre della dannazione eterna alle lacrime della penitenza purificatrice […] fino alla Fonte della luce» [2].
Non è casuale, infatti, che nella sua massima opera letteraria abbia dedicato un intero canto del “Paradiso” (il canto XI) a San Francesco e alla sua città.
Il centenario, quindi, oltre a celebrare la musa poetica e la personalità del Dante, è anche per noi, francescani, un invito a leggere con fede e serietà il tempo attuale, e a “posizionarci” tra quelli che vivono con impegno (Fede) e poesia (Speranza) il Vangelo del Signore Gesù, che è la Carità infinita.
Colgo l’occasione per ringraziare e congratularmi con il “Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali” che è un’attività culturale nata nella ex Provincia Bolognese e inaugurata a Ravenna alla vigilia del VII Centenario della nascita di Dante Alighieri, per iniziativa di Fra Severino Ragazzini (1920-1986)[3].
Rivolgo la mia benedizione a tutti quelli che in questo centenario ci aiuteranno ad approfondire la nostra conoscenza e il nostro rapporto con tanta eminente figura. Il mio augurio è che ognuno di noi possa «attraversare le tante selve oscure ancora disseminate nella nostra terra e compiere felicemente il nostro pellegrinaggio nella storia, per giungere alla méta sognata e desiderata da ogni uomo: “l’amor che move il sole e l’altre stelle” (Par. XXXIII, 145)»[4].        

Fra Carlos A. Trovarelli


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[1] I. L. Gatti., Francescani Conventuali a Ravenna: 750 anni di presenza accanto alla tomba di Dante.  Storia e carisma. Conferenza tenuta a S. Francesco di Ravenna il 12 Settembre 2011, https://centrodantesco.it/wp-content/ uploads/2018/06/Conferenza_P._Liberale_750_anni_francescani_ravenna.pdf; cfr. anche: I. L. Gatti, S. Francesco di Treviso. Una presenza minoritica nella Marca trevigiana, Centro Studi Antoniani, Padova 2000, pp. 125-127.

[2] Paolo VI, Lettera apostolica motu proprio «Altissimi cantus» per il VII Centenario della nascita di Dante Alighieri, 7 Dicembre 1965, accessibile online alla pagina: http://www.vatican.va/content/paul-vi/it/motu_proprio/documents/hf_p-vi_motu-proprio_19651207_altissimi-cantus.html.

[3] Per conoscere la storia del Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, vedi: https://centrodantesco.it.

[4] Francesco, Messaggio al Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura in occasione delle celebrazioni del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri, 4 Maggio 2015 (online alla pagina https://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2015/documents/papa-francesco_20150504_messaggio-dante-alighieri.html).